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Cos’è la Juta?

La juta è una fibra tessile naturale di origine vegetale, che può essere filata in fili grossi e resistenti. La juta è una delle fibre naturali più economiche in commercio, ed è seconda solo al cotone per quantità prodotta e per varietà d’uso nei diversi settori commerciali dove viene impiegata.
Le fibre di juta sono composte principalmente da materiali vegetali derivati da cellulosa e lignina. La juta fa parte delle fibre di rafia -il floema della pianta, chiamata spesso “pelle di pianta”- insieme a kenaf, canapa, lino e ramia. Le fibre di juta variano nel colore da bianco sporco al marrone, e sono lunghe da 1 a 4 metri.

Storia della Juta

La juta è arrivata tardi in Europa rispetto ad altre fibre tessili naturali, inizialmente è stata parte integrante della cultura del Bengala e del Bangladesh.
Solo dal diciassettesimo secolo gli inglesi iniziarono a commerciare la juta: durante il regno dell’Impero Britannico, la juta fu usata nelle forze armate soprattutto per realizzare i famosi “sacchi da trincea”. Più di un miliardo di sacchi in juta sono stati esportati dal Bengala alle trincee Europee durante la prima guerra mondiale, ma anche esportati negli Stati Uniti per la raccolta del cotone.
La juta ha un ampio raggio di utilizzo: usata nella pesca, nell’edilizia, nell’arte e nell’industria delle armi, oltre che in quello tessile. Inizialmente, a causa della sua grezza consistenza poteva essere lavorata solo a mano, fino a quando non fu scoperto che trattandolo con olio di balena poteva essere lavorato anche a macchina.
Dopo questa scoperta fu il boom dell’industria di juta, ma il commercio di questa fibra tessile iniziò subito a vacillare negli anni ’70 a causa dell’emergere di fibre tessili sintetiche ancora più economiche. Oggi, possiamo comunque considerarla come una coltura in netta ripresa.

  • La pianta di juta non ha bisogno di fertilizzanti, erbicidi e pesticidi. La juta cresce senza assistenza chimica, questo lascia intatto il terreno e le falde acquifere collegate.
  • La pianta di juta cresce rapidamente. La juta matura in circa 100 giorni, quindi c’è un rapido ricambio e una fornitura costante delle fibre di juta.
  • La pianta di juta pulisce l’aria. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che un ettaro di piante di juta può assorbire fino a 15 tonnellate di anidride carbonica e rilasciare fino a 11 tonnellate di ossigeno durante la stagione di crescita.
  • La pianta di juta migliora la qualità del suolo. La juta reintegra i nutrienti del suolo e riduce il rischio di parassiti e malattie, quindi quando le colture vengono sottoposte a rotazione -dopo che la juta è stata raccolta- le coltivazioni successive ottengono grandi benefici dal terreno.
  • La coltivazione di juta è economica. Quando si tratta di coltivare juta, la spesa per la produzione di fertilizzanti, pesticidi e simili non è necessaria, inoltre, una piccola quantità di terreno può produrre molte colture, quindi la juta è in genere un raccolto molto redditizio – poca spesa tanta resa.
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